Diario dell’orto – Autunno 2022

Come avrete potuto notare, i tanto attesi diari digitali dell’orto si sono improvvisamente interrotti. Come una vera casa produttrice, alle volte è necessario fare dei tagli alle proprie prestazioni per venire incontro alle esigenze anche economiche delle propria attività. Era evidente come ci fosse una forte carenza di personale, nel portare avanti questa serie, che vedeva impegnate ben 2 persone nelle riprese, nella post produzione e nella diffusione.

A parte gli scherzi, gli Ortisti di Strada sono dei contemplatori e quando si trovano nell’orto gli piace sentirsi immersi completamente in quello che fanno e a questo proposito sentirsi il dovere di fare delle riprese rappresentava una gran scocciatura!

Ma questo non ci fermerà dal raccontarvi quello che stiamo facendo (anche perchè è bene che l’umanità continui ad essere consapevole dello sdazzo che c’è in giro). Ovviamente non sappiamo con quale regolarità continueremo a dare informazione delle rocambolesche opere ortistoidi, ma in un modo o nell’altro continueremo a farlo, fintanto che avremo qualcosa da raccontare (e se ce ne sarà l’opportunità, anche con nuovi video, ogni tanto).

L’autunno è sicuramente un’importante stagione di mutamento particolarmente evidente dal cambiamento cromatico delle foglie degli alberi e loro caduta. Le giornate si accorciano e sempre meno luce ci accompagna durante il giorno. Questo autunno è stato alquanto particolare, perchè come abbiamo potuto vedere non c’è stato un abbassamento di temperature significativo dalla fine dell’estate e questo ha ritardato da un lato la perdita delle foglie, ma dall’altro ha consentito il prolungamento del ciclo di colture estive oltre che l’anticipazione nella germinazione di quelle autunnali.

A partire dalla metà/fine di ottobre, alle nostre latitudini è bene seminare cipolle, aglio, piselli e fave (ed è quello che abbiamo fatto), ma ancora prima (indicativamente alla fine dell’estate) è il momento di trapiantare a terra cavoli e finocchi (e anche questo è stato fatto, più o meno).

Ci ha particolarmente stupito la risposta che hanno dato le aiuole al Frutteto Sociale, lavorate a fine agosto con motozappa e fertilizzate con stallatico equino e cippato. Le piantine di cavolo romano, cavolfiore, broccoli, verza e cavolini di Bruxelles sono letteralmente esplose! Questo probabilmente per la fine lavorazione operata dalla motozappa che ha consentito ai diversi elementi nutritivi presenti nel terreno di essere rapidamente biodisponibili (sarà però importante mantenere questa fertilità nel tempo).

Diverso però è mantenere in salute le piante, costantemente minacciate dalla voracità di limacce, cavolaie e bruchi non meglio identificati! La cosa migliore sarebbe coprire le aiuole con reti di tessuto non tessuto, oppure dedicarsi con estrema dedizione alla rimozione manuale di queste bestiole (oppure inserire delle anatre nell’orto quando le piante sono già abbastanza grandicelle).

Come dicevamo da fine ottobre è opportuno seminare bulbi di cipolle e aglio (meglio ancora se in luna calante!) quindi eccoli qui dei baldi Ortisti in pose da calendario, durante questa ardua operazione (in realtà si stavano dedicando alla pacciamatura delle aiuole appena seminate).

Le alte temperature hanno fortemente accelerato la fisiologia dei nostri bulbi che in meno di un mese sono germogliati e cresciuti fino a 10 cm (anche se in maniera non uniforme all’interno delle aiuole distribuite all’interno dell’orto di Spartaco e del Frutteto Sociale). Adesso, quello che possiamo sperare, è un abbassamento progressivo della temperatura e non improvviso, per evitare danni ai germogli. E’ più o meno quello che sta accadendo in questo momento (metà dicembre) in cui da circa 2 settimane le temperature si stanno finalmente abbassando.

Non possiamo però dimenticarci di piselli e fave! I primi sono stati seminati un po’ dappertutto, in particolare al centro delle aiuole agliose e cipollose (l’anno scorso questa consociazione ha manifestato buoni risultati, in particolare per la suscettibilità dei piselli agli attacchi delle lumache), mentre le fave…non lo possiamo dire perchè sono piante clandestine se seminate in uno spazio pubblico! (giustamente bisogna tutelare chi ha problemi col favismo), ma possiamo garantire che sono state seminate in luoghi “non pericolosi” e non facilmente accessibili, per chi ha questa problematica.

Non meno importante è stato il tempo dedicato alla produzione di un assortimento di talee, che si spera diventino piantine nella prossima primavera, di aromatiche (salvia, rosmarino, artemisia), tanaceto, gelsomino, rose e lillà californiano. Sempre ottime da portare ai banchetti!

Oltre alla rigenerante sensazione dell’autentico lavoro a contatto con la terra, questo autunno è stato protagonista anche di due eventi che abbiamo promosso e a cui abbiamo partecipato: il primo menzionato è stato “La Festa d’Autunno”, per l’appunto, di Giardini Segreti con l’immancabile banchetto di libri, Cesteria di Strada e piantine (banchetto animato da un laboratorio di talee). Special guest di questa manifestazione al Podere Pantaleone di Bagnacavallo (RA) un Ivano Marescotti, che magari sperava di passare tranquillamente una domenica indisturbato, ma invece è stato intercettato dagli Ortisti. Dopo una piacevole chiacchierata e dono, su offerta rigorosamente libera, di una piantina di fragole ci ha invitato a fargli visita al giardino della sua proprietà a Villanova di Bagnacavallo (invito che certamente valorizzeremo!).

Infine, eccoci all’ultimo evento, in ordine cronologico, di questa buia e umida stagione. Casa Volante è una spazio di proprietà di Acer, sito nel noto quartiere popolare di via Gulli a Ravenna ed è gestito da volontari in capo ad Arci. Da un po’ di tempo siamo presenti nello spazio e finalmente ci siamo decisi ad avviare delle attività un po’ più strutturate (anche perchè ci sono persone volenterose per farlo). L’ultimo incontro che si è tenuto con Andrea Minchio (progettista in permacultura) e l’aiuto di un gruppo scout è stato infatti finalizzato ad avviare un percorso di progettazione per la realizzazione dell’orto esterno, così da creare un orto di quartiere funzionale alle attività educative e laboratoriali che si vorranno avviare a Casa Volante, per il quartiere. Le difficoltà strutturali sono evidenti, vista la natura del suolo del giardino di Casa Volante, ma con un po’ di ingegno, misto a sane picconate sul terreno, ci porteranno ad una soluzione.

Questo è quanto accaduto dalle fine dell’estate ad oggi! In questo momento fuori sta piovendo e continuerà ancora per i prossimi giorni impedendoci di seminare cose in giro, ma permettendoci però di stare un po’ di più al computer per raccontare quanto è successo. Attendiamo l’arrivo dell’inverno e prepariamoci a svernare.

Ci vedremo col prossimo diario, non sappiamo quando, ma ci vedremo!

PS. anche se fa freddo ed è buio, ma hai l’anima dell’Ortista scrivici se ogni tanto il Mercoledì vuoi farti un giro nei nostri spazi (molto meglio della serie di Tim Burton su Netflix).

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